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LETTERA AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

06 DIC 2023

L'AICCeF non ci sta a che il nuovo Regolamento dell'Albo nazionale dei Consulenyi tecnici di ufficio presso i Tribunli contenga soltanto professioni sanitarie e educative, ignorando il mondo della relazione d'aiuto che può fornire alla magstratura e alla comunità servizi qualificati e coerenti con le esigenze giudiziarie. Per cui abbiamo scritto al Ministro.

 

Gentile Ministro, 

                          Le scrivo in qualità di Presidente dell’Associazione professionale A.I.C.C.e F. (Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari) per porre  alla Sua cortese attenzione la figura professionale del Consulente della Coppia e della Famiglia (in breve Consulente Familiare), che svolge una funzione di rilievo strategico nell’affrontare le difficoltà relazionali e le conflittualità familiari e genitoriali. 

L 'A.I.C.C.e F., Associazione professionale fondata nel 1977 e disciplinata dalla legge 14 gennaio 2013, n.4 (Disciplina in materia di professioni non organizzate) è annoverata tra le Associazioni che rilasciano ai propri iscritti l’Attestazione di qualità e di qualificazione professionale dei servizi resi, sicché i contenuti del DECRETO 4 agosto 2023, n. 10, in merito al  Regolamento concernente "L'individuazione di ulteriori categorie dell'Albo dei Consulenti ecnici di Ufficio e dei settori di specializzazione di ciascuna categoria, l'individuazione dei requisiti per l'iscrizione all'albo, nonché la formazione, la tenuta e l'aggiornamento dell'elenco nazionale", sono stati motivo di riflessione ma anche di stupore dell’intera area professionale, per le ragioni che seguono.

Infatti, nel quadro delle categorie in cui è ripartito l’Albo nazionale dei Consulenti tecnici d’ufficio, per l’ambito delle relazioni familiari, di coppia e genitoriali sono stati previsti spazi in cui rientrano gli Educatori professionali oppure le professioni sanitarie di psicologia, senza tenere conto delle altre professionalità che si occupano quotidianamente di sostenere le coppie e le famiglie nell'affrontare le problematiche relazionali e i disagi sociali che fanno parte del ciclo naturale della vita. 

Il Consulente della Coppia e della Famiglia, disciplinato dalla richiamata legge 14 gennaio 2013, n.4, si occupa per l'appunto di relazioni, è un professionista socio educativo che armonizza le relazioni umane, aiuta la persona a prendere coscienza del proprio modo di essere in relazione con il sé, con il/la partner, con gli altri componenti della famiglia e della compagine sociale. E trova nella persona umana il suo più intimo valore.

La funzione di armonizzare le relazioni, stemperare i conflitti e insegnare una comunicazione non violenta e rispettosa dell’altro, a prescindere dai coinvolgimenti economico patrimoniali e dalla gestione dei figli, è risultato molto utile ai magistrati che intervengono nelle separazioni e divorzi, in quanto consente di ottenere tra le parti una relazione fluida e produttiva, una maggiore consapevolezza del ruolo di genitore e di partner, coordinando in maniera efficace la coppia e quindi la famiglia anche nel delicato percorso separativo ma ancor di più nella fase in cui, definito l'aspetto giudiziario, bisogna costruire nuovi assetti relazionali.

L’AICCeF ritiene pertanto di vitale importanza continuare ad assicurare la presenza di questi professionisti all’interno degli Albi dei CTU dei Tribunali, in linea con l’idea di diversificazione delle competenze professionali ma soprattutto di cooperazione tra le stesse a disposizione della magistratura giudicante, per avvalorare il concetto che le relazioni all’interno della coppia e della famiglia non sono patologiche e per contribuire a tutelare il benessere sociale.

Come Associazione professionale, che tutela la figura del Consulente della Coppia e della Famiglia  , chiedo perciò che venga inserita, all’interno del Decreto Ministeriale. n.109 del 3.8.2023, pubblicato in data 4 Agosto 2023, la figura del Consulente della Coppia e della Famiglia, quale esperto dell’area famiglia e minori, perché non è oggettivamente comprensibile la motivazione di una tale mancata inclusione negli elenchi dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, che rischia di privare risorse preziose al servizio della comunità.

Con osservanza

                                                                                    La Presidente

                                                                            Stefania Sinigaglia

                                                                                                                                                                                           

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